UAE Team Emirates, Matxin pronto a offrire ad Almeida il meglio: “Gli daremo una squadra forte”
João Almeida ha cambiato squadra, ma non obiettivi. Il giovane portoghese ha lasciato la Deceuninck – Quick-Step per accasarsi alla UAE Team Emirates dopo essersi scoperto uomo da grandi giri nei due anni passati nello squadrone belga. In particolare, ha chiuso per due volte il Giro d’Italia nei primi dieci, mettendosi in mostra soprattutto nell’edizione 2020, durante la quale indossò la maglia rosa per 15 giorni, prima di terminare quarto, ai piedi del podio. L’intenzione per la prossima stagione è dunque di tornare alla prima corsa a tappe di tre settimane della stagione per correre da capitano, come già dichiarato dal corridore stesso
“È un corridore veramente importante per noi e non è venuto a lavorare per nessuno – ha spiegato il suo nuovo general manager Joxean Matxin Ciclo21 – Se è vero che il ciclismo moderno sta seguendo la linea di avere più leader, questo è quello che vogliamo. João è molto intelligente, avrà il suo spazio e sarà un riferimento. Avrà un super team. Non posso fare nomi perché ancora non ho parlato con i corridori, ma un uomo come Rui Costa sarà importante per Almeida, perché ha mostrato grande professionalità”.
Nella prossima stagione, quindi, il campione del mondo di Firenze 2013 potrebbe essere chiamato a dare una grande mano al suo connazionale: “Abbiamo seriamente parlato con Rui perché lui può portare alla squadra grande qualità, ha vinto un mondiale, ha una visione della corsa incredibile; gli abbiamo chiesto di correre per un altro atleta che può vincere e di difendere il leader con la sua esperienza. Mi piacerebbe che fosse un riferimento per Almeida e che gli insegnasse a vedere le cose prima che accadano“.
Lo spagnolo ha confermato inoltre che il vincitore dell’ultimo Giro di Polonia sarà capitano della squadra alla prossima Corsa Rosa: “Ci darà l’esperienza che ha già del Giro e noi gli daremo una squadra forte, provando ad ottenere qualcosa in più con un corridore che è già stato leader per quindici giorni. […] Non gli chiediamo di fare quello che ha fatto Pogacar. João Almeida dovrà essere João Almeida“.
Il dirigente spagnolo non è preoccupato dal fatto che il percorso della prossima edizione non sembra particolarmente adatto al suo nuovo capitano vista la scarsità di prove contro il tempo: “È un corridore completo che si sa ben comportare a cronometro, ma in anche nelle altre tappe, per quanto dure possano essere – ha continuato – È un leader e noi vogliamo essere competitivi per tutto l’anno. Vogliamo aver la squadra più forte. Non si fa il calendario in base alle corse, ma è una questione di organizzazione complessiva, non specifica. Il Tour de France ti lascia poco margine per il finale di stagione, mentre il Giro ti offre tutte le possibilità del mondo […] Non puoi aspettare l’ultimo momento per sapere quanti chilometri di crono ci saranno”.
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